Buone notizie per le imprese che stanno cercando di fruire dei crediti d’imposta 4.0.
Dal 16 maggio, è di nuovo possibile compensare questi crediti attraverso il modello F24. Questo è possibile grazie alla risoluzione 25/E diffusa dall’Agenzia delle Entrate.
Ma cosa significa tutto questo?
In pratica, se un’azienda ha effettuato degli investimenti nell’ambito del piano Transizione 4.0 e lo ha comunicato al GSE (Gestore dei Servizi Energetici) come richiesto dal Decreto Legge 39/2024, può usare i crediti d’imposta per compensare i tuoi debiti fiscali.
La novità è che ora, quando compila il modello F24, deve indicare l’anno in cui l’investimento è stato completato, non più l’anno di interconnessione.
Nuova modalità di compensazione
Con la nuova risoluzione 25/E, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che le imprese devono indicare l’anno di completamento dell’investimento nel modello F24, non l’anno di interconnessione.
Ad esempio, se l’azienda ha fatto un investimento nel 2023 e l’ha interconnesso a gennaio 2024, nel modello F24 deve indicare 2023 come anno di riferimento. Questo potrebbe creare un po’ di confusione o sovrapposizione con i crediti già compensati prima del Decreto Legge 39/2024, dove si indicava l’anno di interconnessione.
Il GSE ha aggiornato le istruzioni per la compilazione dei modelli, aggiungendo una casella per specificare se si tratta di una comunicazione ex ante o ex post.
Inoltre, è importante inserire un punto e non una virgola nei campi numerici (in pratica le cifre sono formattate in formato simil-anglosassone).
Si ritiene che presto sarà disponibile una nuova funzionalità per la compilazione del modello che permetterà l’acquisizione informatica dei dati, facilitando la trasmissione alle Entrate e riducendo il rischio di blocchi dovuti a ritardi nella trasmissione delle PEC.
Transizione 4.0: ulteriori dettagli
La nuova risoluzione dell’Agenzia delle Entrate ha ripristinato la possibilità di compensare i crediti di imposta per gli investimenti del piano Transizione 4.0. Questo piano include investimenti in beni strumentali nuovi e attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica. Le imprese devono inviare i modelli di comunicazione tramite PEC, utilizzando certificati di firma elettronica qualificata.
Il Decreto direttoriale del MIMIT del 24 aprile 2024 ha fornito dettagli sulle modalità di invio dei modelli, che devono essere firmati digitalmente e inviati singolarmente. Questo processo è stato pensato per facilitare la compensazione dei crediti d’imposta e verrà integrato anche con il piano Transizione 5.0, che si concentra su innovazione, digitalizzazione e sostenibilità.
Aggiornamento continuo
Questi aggiornamenti sono fondamentali per le imprese che vogliono sfruttare al massimo le agevolazioni fiscali del piano Transizione 4.0. Con le nuove istruzioni e la riapertura delle compensazioni, le imprese hanno ora strumenti più chiari per gestire i crediti d’imposta.
Suggeriamo di seguire attentamente le nuove indicazioni e di inviare tempestivamente le comunicazioni al GSE per evitare ritardi o problemi con le compensazioni.
Per questo motivo vi invitiamo a prendere visione dell’articolo che abbiamo scritto in precedenza con le istruzioni operative di riferimento.
Il nostro Team, costantemente aggiornato con le nuove disposizioni normative, è a disposizione per supportare le imprese in questa complessa fase di stabilizzazione procedurale. Suggeriamo quindi di contattarci per valutare insieme modalità di compilazione e tempi di presentazione dei modelli di comunicazione degli investimenti 4.0
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