Fondo Veneto Competitività – Sezione Transizione 2024

Nel 2024, la Regione Veneto ha attivato il Fondo Veneto Competitività – Sezione Transizione per aiutare le imprese del territorio a migliorare la loro competitività, adottare tecnologie avanzate e favorire una transizione verso modelli produttivi sostenibili.

Lo stanziamento di 42 milioni di euro per il 2024  rappresenta un’importante opportunità per le piccole e medie imprese, nonché per i professionisti, di accedere a finanziamenti agevolati per investimenti strategici. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta e come poter beneficiare di questa iniziativa.

 

Investimenti oggetto di finanziamento

Il Fondo Veneto Competitività mira a supportare le imprese che desiderano investire in tecnologie digitali avanzate e nella riconversione verso un’economia più sostenibile. Gli investimenti ammissibili riguardano principalmente:

  • Transizione 4.0: l’acquisto di impianti produttivi e attrezzature tecnologiche per aumentare la produttività e l’efficienza delle imprese.
  • Economia Circolare: progetti che prevedano la riconversione delle attività produttive per renderle più rispettose dell’ambiente e più sostenibili a livello di risorse.

Il fondo supporta quindi tutte quelle iniziative che puntano alla modernizzazione tecnologica e alla sostenibilità aziendale, fondamentali per rimanere competitivi in un mercato globale in rapida evoluzione.

 

Spese ammissibili

Il Fondo copre un’ampia gamma di spese legate agli investimenti, tra cui:

  • Opere murarie e impianti tecnologici: fino al 20% della spesa ammissibile, per interventi necessari e strettamente correlati agli investimenti previsti.
  • Acquisto e installazione di macchinari e attrezzature tecnologiche: essenziali per raggiungere gli obiettivi del progetto di investimento.
  • Software e licenze d’uso: comprese licenze di produzione, marchi e brevetti che possano contribuire a migliorare l’efficienza operativa dell’impresa.
  • Certificazioni ambientali: Spese per il rilascio delle certificazioni: – UNI EN ISO 14001:2015; – UNI EN ISO 45001:2018; – UNI CEI EN ISO 50001:2018; – Registrazione EMAS (Regolamento CE n. 1221/2009); – ReMade in Italy; – Plastica Seconda Vita; – Cradle to cradle; – Carbon footprint; – Ecolabel; – Greenguard;
  • Spese tecniche: incluse progettazioni, consulenze e direzione lavori, fino a un massimo del 10% dell’importo complessivo dell’investimento.

Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione e rendicontati entro 12 mesi dalla concessione del beneficio.

I progetti devono prevedere:

  • rispetto del DNSH: i progetti finanziati devono garantire che non provochino danni significativi agli obiettivi ambientali, come la mitigazione del cambiamento climatico, la prevenzione dell’inquinamento, o la tutela della biodiversità.
  • divieto di consumo di suolo:  i progetti finanziati non devono comportare l’occupazione di nuovi terreni o superfici naturali. In pratica, bisogna evitare di utilizzare nuove aree verdi o agricole per le attività industriali o infrastrutturali.
  • invarianza o miglioramento delle prestazioni ambientali: i progetti finanziati devono garantire che le condizioni ambientali esistenti non peggiorino e, se possibile, vengano migliorate.

 

Caratteristiche dell’agevolazione

L’agevolazione prevista dal fondo è strutturata in diverse forme, pensate per adattarsi alle esigenze delle imprese:

  • Finanziamento agevolato: un’operazione finanziaria a doppia provvista, composta da una quota pubblica a tasso zero e una privata a tasso convenzionato.
  • Leasing agevolato: utile per l’acquisizione, con obbligo di riscatto, di macchinari, impianti e attrezzature necessari per l’impresa. la spesa massima ammissibile sarà il costo di acquisto al netto di IVA e canone iniziale.
  • Forma mista: una combinazione di finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto, che copre una parte delle spese ammissibili, esclusi i costi tecnici.

Nel caso di sovvenzione a fondo perduto, la quota a fondo perduto non può superare il 13% delle spese ammesse per le medie imprese e il 18% per le piccole imprese, e la quota di finanziamento a tasso zero non può superare il 43,5% delle spese ammesse.

Il contributo a fondo perduto spettante è pari al 5% per le medie imprese e al 10% per le piccole imprese, con maggiorazioni nei seguenti casi:

  • +2% su investimenti che assicurino la rispondenza a processi “Transizione 4.0”
  • +2% su imprese in possesso di una o più certificazioni ambientali o il cui investimento sia finalizzato all’ottenimento delle certificazioni ambientali
  • + 3% investimenti localizzati in aree caratterizzate da particolari condizioni di svantaggio o da progettualità di sviluppo
  • + 1% imprese che hanno conseguito il “rating di legalità”

Gli importi finanziabili vanno da un minimo di 20.000 euro fino a un massimo di 500.000 euro, con una durata variabile tra 36 e 84 mesi, a seconda del mix delle tipologie di interventi finanziati.

 

Soggetti beneficiari

Il Fondo Veneto Competitività si rivolge a una vasta gamma di beneficiari:

  • Piccole e Medie Imprese (PMI) con sede operativa in Veneto, appartenenti a diversi settori economici identificati dai codici ATECO B, C, D, E, F, G, H, I, J, K, M, N, P, Q, R, S.
  • MidCap, ovvero imprese di medie dimensioni con un numero di dipendenti compreso tra 250 e 3.000, che intendano realizzare investimenti strategici per la loro competitività.
  • Professionisti con Partita IVA, interessati ad adottare soluzioni innovative e a migliorare la propria efficienza operativa.

 

Presentazione della domanda: affidati agli esperti

Le domande per accedere al Fondo Veneto Competitività devono essere presentate in modalità telematica  al Gestore per il tramite del Finanziatore (Banche, Società di Leasing o Confidi) o, in alternativa, di un Confidi o di un’Associazione o Organizzazione imprenditoriale, che può avvalersi anche di proprie società di servizi.

La procedura può essere complessa, in particolare per la necessità di predisporre una documentazione accurata e completa. Affidarsi a consulenti esperti in finanziamenti pubblici può fare la differenza: i nostri specialisti sono in grado di accompagnarti passo dopo passo, garantendo il corretto svolgimento della procedura e massimizzando le tue possibilità di successo. Se desideri maggiori informazioni su come accedere al fondo o hai bisogno di supporto nella redazione della domanda, contattaci subito compilando il form qui sotto.

 

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Tra i nostri servizi forniamo la consulenza per:

  • Valutazione preventiva degli investimenti per l’applicabilità dell’agevolazione;
  • Interlocuzione tecnica con le società esterne fornitrici dei beni e dei servizi;
  • Definizione di un percorso di sviluppo per creare il corretto ambiente di fabbrica per la fruizione dei benefici aggiuntivi a quelli destinati esclusivamente ai beni strumentali (es. integrazioni software; Formazione 4.0);
  • Redazione di Perizia (Asseverata o Giurata);
  • Redazione di Analisi tecnica;
  • Supporto per la redazione della Comunicazione al MISE (per fini statistici) degli investimenti effettuati (dalla Legge 160/19 in poi)
  • Valutazione del mantenimento dei requisiti per beni già periziati (“Audit 4.0”).

 Link alla pagina dei Servizi per Industria 4.0

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