Analisi delle FAQ del 21 febbraio 2025 e delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha aggiornato le FAQ relative al Piano Transizione 5.0 il 21 febbraio 2025, introducendo importanti chiarimenti e semplificazioni.

Questi aggiornamenti riflettono le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207), che ha ampliato le possibilità per le imprese di beneficiare degli incentivi previsti. Abbiamo già trattato questo tema qui.

Di seguito analizziamo le principali novità introdotte con l’ultimo aggiornamento delle FAQ.

Procedura semplificata per la sostituzione di beni obsoleti

Una delle modifiche più rilevanti riguarda l’introduzione del comma 9-bis all’articolo 38 del Decreto-Legge 2 marzo 2024, n. 19, che introduce una procedura semplificata per le imprese che sostituiscono beni strumentali ormai obsoleti.

Come funziona la semplificazione?

  • Le imprese che sostituiscono beni interamente ammortizzati da almeno 24 mesi possono accedere al credito d’imposta senza dover dimostrare il risparmio energetico attraverso calcoli specifici.
  • Il risparmio energetico viene considerato automaticamente raggiunto, a patto che la sostituzione rispetti i criteri definiti da:
    • Regolamenti europei,
    • Norme tecniche di settore,
    • Migliori Tecnologie Disponibili (BAT, Best Available Technologies).

Impatto: Questa semplificazione può facilitare (non annullare né azzerare!) le operazioni relative all’attestazione del risparmio energetico, agevolando le aziende che vogliono investire in nuove tecnologie più efficienti dal punto di vista energetico.

Maggiore cumulabilità degli incentivi

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto nuove regole sulla cumulabilità del credito d’imposta Transizione 5.0 con altri incentivi pubblici.

Cosa cambia?

  • Il credito d’imposta può ora essere cumulato con altre misure di sostegno finanziate con fondi europei, purché:
    • Il sostegno complessivo non superi il costo totale dell’investimento.
    • Non si coprano le stesse voci di spesa con più agevolazioni.

Impatto: Questa novità consente alle imprese di massimizzare il beneficio economico derivante dagli investimenti in innovazione, accedendo contemporaneamente a più strumenti di finanziamento. Sono presenti alcune difformità di interpretazione relativamente alle modalità di calcolo del cumulo, tra gli esperti fiscalisti.

Chiarimenti su temi specifici

Le nuove FAQ forniscono risposte più dettagliate su alcuni aspetti specifici del Piano Transizione 5.0. Vediamo i principali.

1. Patto di riservato dominio

Il patto di riservato dominio è un meccanismo contrattuale che consente al venditore di mantenere la proprietà di un bene fino al pagamento completo del prezzo da parte dell’acquirente. Le FAQ chiariscono che:

  • Il bene acquistato con patto di riservato dominio può comunque beneficiare dell’incentivo Transizione 5.0, a condizione che:
    • Venga interconnesso e utilizzato dall’impresa nel processo produttivo prima della fine dell’agevolazione.
    • L’impresa dimostri di aver rispettato tutti i requisiti previsti dalla normativa.

Impatto: Questo chiarimento evita incertezze per le imprese che acquistano macchinari con formule di pagamento rateale.

2. Validità delle perizie asseverate del Piano Transizione 4.0

Molte imprese si chiedevano se le perizie asseverate realizzate per il Piano Transizione 4.0 fossero valide anche per il Piano Transizione 5.0.

Le FAQ confermano che:

  • Le perizie asseverate rilasciate in precedenza possono essere riutilizzate, ma solo se:
    • I beni rientrano ancora nelle categorie di investimento agevolabili,
    • I criteri di risparmio energetico sono conformi alle nuove disposizioni.

Impatto: Le imprese potranno riutilizzare parte della documentazione tecnica già prodotta, riducendo i costi amministrativi e velocizzando l’accesso al credito d’imposta.

3. Requisiti specifici per il settore della distribuzione automatica

  • Il settore della distribuzione automatica ha regole particolari per il calcolo del risparmio energetico.
  • Le FAQ specificano che i distributori automatici possono rientrare nelle agevolazioni, ma devono:
    • Dimostrare una riduzione misurabile dei consumi energetici,
    • Essere interconnessi al sistema di gestione aziendale.

Impatto: Questo chiarimento aiuta le imprese del settore vending a valutare con precisione la loro eleggibilità.

Modifica dei vincoli sul principio DNSH (Do No Significant Harm)

Un altro punto importante riguarda il principio DNSH, che impone agli investimenti finanziati con fondi pubblici di non arrecare danni significativi all’ambiente.

Cosa cambia per le imprese che generano rifiuti speciali pericolosi?

  • Inizialmente, le imprese che producevano rifiuti speciali pericolosi erano escluse dal Piano Transizione 5.0.
  • Le nuove FAQ attenuano questa restrizione, consentendo l’accesso all’incentivo se l’azienda adotta misure di mitigazione per ridurre l’impatto ambientale.

Impatto: Questo aggiornamento amplia l’accesso all’agevolazione per industrie manifatturiere e chimiche, che spesso generano rifiuti pericolosi ma possono comunque operare in modo sostenibile.

Tempistiche e piattaforma per le richieste

Le FAQ ribadiscono che:

  • Le domande devono essere presentate tramite il portale informatico Transizione 5.0, accessibile dall’Area Clienti del GSE (Gestore Servizi Energetici).
  • Per ricevere supporto, è possibile aprire una segnalazione direttamente sul Portale Assistenza Clienti del GSE.

Impatto: Questi chiarimenti aiutano le imprese a evitare errori procedurali nella presentazione delle richieste.

 

Transizione 5.0 verso la semplificazione

Le nuove FAQ del 21 febbraio 2025 (e riviste poi il 24 febbraio) hanno apportato alcuni miglioramenti al Piano Transizione 5.0 con l’intento di rendendolo più accessibile ed efficace per le imprese italiane. 

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  • Redazione di Perizia (Asseverata o Giurata);
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