Da esperti di Industria 4.0, prendiamo atto del fatto che le imprese stanno vivendo un’epoca di cambiamenti radicali, dovuti al rapido susseguirsi sia degli scatti tecnologici, sia delle normative che regolamentano tali progressi.
Il 29 Marzo 2024 è stata introdotta una nuova disposizione che impone alle imprese l’obbligo di una comunicazione preventiva per poter fruire del Bonus Investimento 4.0.
Questa misura legislativa prevede che le aziende, prima di effettuare investimenti qualificati come 4.0, debbano presentare una dichiarazione anticipata che dettagli l’ammontare complessivo degli investimenti e la pianificazione della fruizione del credito d’imposta.
L’obiettivo è di fornire al MIMIT (ex MiSE) gli strumenti per monitorare in modo più puntuale l’applicazione e l’efficacia del bonus sugli investimenti in digitalizzazione e innovazione nel settore produttivo, contrastando possibili abusi.
La forma della comunicazione preventiva
Sorprendentemente, nonostante ci si trovi di fronte a un tema intrinsecamente legato all’innovazione digitale, la procedura non si affida a una piattaforma digitale ad hoc ma segue un percorso più tradizionale.
Il Decreto Legge chiarisce che le comunicazioni devono essere effettuate seguendo le indicazioni di un modello specifico, introdotto con un decreto direttoriale del 6 ottobre 2021, emesso dal Ministero dello sviluppo economico. Questo modello, inizialmente proposto su base facoltativa, diventa adesso un requisito obbligatorio e viene aggiornato con modifiche significative attraverso un successivo decreto direttoriale del Ministero delle imprese e del Made in Italy, che ne ridefinisce contenuto, modalità e termini di invio.
Le implicazioni sulla fruibilità dei crediti
Una novità rilevante riguarda la gestione dei crediti maturati ma non ancora fruiti. Secondo il comma 3, per gli investimenti in beni strumentali nuovi relativi all’anno 2023, la possibilità di compensare tali crediti è subordinata all’adempimento delle nuove modalità comunicative stabilite dal decreto.
Per districarsi meglio tra le novità introdotte, è utile sintetizzare le principali casistiche relative agli investimenti e alla loro comunicazione:
1. Per gli investimenti in ambito 4.0 realizzati prima del 31 dicembre 2022, non si registrano cambiamenti: la fruibilità dei crediti rimane invariata.
2. Gli investimenti effettuati nel biennio 2023-2024 vedono la loro fruibilità temporaneamente sospesa fino all’invio di una comunicazione al Ministero delle imprese e del Made in Italy. Tuttavia, al momento, il modulo necessario per tale comunicazione non è ancora disponibile.
3. Per gli investimenti realizzati nei primi mesi del 2024, fino al 29 marzo, è prevista un’obbligatorietà di comunicazione ex-post, con la fruibilità dei crediti sospesa fino all’avvenuto invio di questa comunicazione. Anche in questo caso, il modulo da inviare non è ancora stato reso disponibile.
4. Infine, per gli investimenti intrapresi dal 30 marzo 2024 in poi, si introduce un doppio obbligo di comunicazione, sia ex-post che ex-ante, con la sospensione della fruibilità dei crediti fino alla completa esecuzione di entrambe le comunicazioni. Anche in questa situazione, si attende la disponibilità del modulo necessario.
Si richiede una nuova pianificazione strategica
Questo quadro normativo richiede alle imprese una particolare attenzione e una pianificazione accurata delle proprie strategie di investimento in innovazione, tenendo conto dei nuovi obblighi comunicativi e delle tempistiche per accedere ai vantaggi previsti dalla Transizione 4.0.
Questa nuova regolamentazione solleva questioni importanti riguardo al bilanciamento tra il bisogno di controllo e la necessità di non soffocare l’innovazione con un eccesso di burocrazia.
Le sanzioni per la mancata o errata comunicazione, che possono arrivare fino al 100% delle imposte non versate a causa dell’utilizzo indebito del credito, evidenziano la serietà con cui lo Stato intende perseguire gli abusi, ma pongono anche le aziende di fronte a nuove sfide amministrative.
Il nostro Team è a disposizione per supportare le imprese nella ri-pianificazione strategica e nella gestione di questi nuovi oneri aggiuntivi. Industria 4.0 rimane un’opportunità importante per le imprese che intendono rimanere competitive sul mercato globale.
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