Riversamento Credito d’Imposta R&S – Sanatoria Prorogata al Giugno 2024

Novità fiscali in arrivo per le imprese con la nuova manovra finanziaria. Il Dl 145/2023 approvato lo scorso 18 Ottobre, fa slittare dal 30 novembre 2023 al 30 giugno 2024 il termine per presentare l’istanza di adesione alla sanatoria sul credito d’imposta ricerca e sviluppo 2015-2019 che permette di riversare i crediti senza sanzioni né interessi.

Questa proroga dà la possibilità alle imprese che hanno effettuato investimenti in ricerca e sviluppo di disporre di più tempo per verificare gli indicatori di anomalia, calcolare l’importo dovuto e sanare quanto non dovuto.

In considerazione del fatto che la normativa sul riversamento spontaneo ha dei contorni ancora “sfumati” e lascia dei dubbi sugli effettivi vantaggi per le imprese aderenti (vedi quanto abbiamo trattato in questo articolo), il decreto introduce la possibilità di ottenere una certificazione preventiva attestante la qualificazione degli investimenti effettuati o da effettuare, ai fini dell’applicabilità del credito d’imposta R&S.

 

La ratio del Riversamento Credito d’Imposta R&S

Il Riversamento dei crediti R&S è previsto dall’ordinamento mediante l’art. 5, commi da 7 a 12, del DL 146/2021, convertito dalla L. 215/2021

Il fine della procedura è quello di sanare errori formali, spesso anche compiuti in buona fede, nel calcolo dei crediti di R&S:

  • Calcolo dei crediti relativi ad attività svolte ma solo in parte qualificabili come R&S.
  • Errori nell’applicazione del comma 1-bis dell’articolo 3 del DL 145/2013 in modo non conforme.
  • Eventuali errori nella quantificazione delle spese ammissibili o nel rispetto dei criteri di pertinenza e congruità.
  • Errori di calcolo della media storica di riferimento per gli anni 2012-2013-2014.

La sanatoria riguarda i crediti di R&S maturati negli anni 2015-2019 e utilizzati in compensazione tramite modello F24 entro il 22 ottobre 2022.

Resta esclusa dalla sanatoria la compensazione di crediti già soggetti a recupero tramite atto definitivo prima del 22 ottobre 2022.

La procedura non può essere utilizzata qualora il credito d’imposta sia il risultato di condotte fraudolente, di fattispecie oggettivamente o soggettivamente simulate, di false rappresentazioni della realtà basate sull’utilizzo di documenti falsi o di fatture che documentano operazioni inesistenti, nonché nelle ipotesi in cui manchi la documentazione idonea a dimostrare il sostenimento delle spese ammissibili al credito d’imposta.

La procedura si perfeziona con l’integrale pagamento del dovuto. Il mancato pagamento di una delle rate entro la scadenza prevista comporta il decadimento dalla procedura, l’iscrizione a ruolo dei residui importi dovuti, una sanzione pari al 30% e l’applicazione degli interessi.

 

Slittano i termini per il riversamento

Per accedere alla sanatoria occorre presentare all’Agenzia delle Entrate, la richiesta di accesso alla procedura di riversamento spontaneo, utilizzando l’apposito modello che dovrà essere aggiornato (quello precedente è stato approvato con Provvedimento del 01.06.2022 n. 188987),esclusivamente in via telematica entro il 30 giugno 2024 e provvedere al versamento dell’importo della regolarizzazione, tramite modello F24 entro i seguenti termini:

  • in un’unica soluzione entro il 16 dicembre 2024,
  • oppure in tre rate annuali di pari importo con applicazione degli interessi al tasso legale (dal 17.12.2024), da corrispondere entro:
    • il 16 dicembre 2024 la prima rata, 
    • il 16 dicembre 2025 la seconda rata,
    • e il 16 dicembre 2026 la terza rata.

 

La certificazione Preventiva delle spese

La proroga sul riversamento dei bonus R&S ha l’ulteriore vantaggio di consentire alle aziende di avvalersi della facoltà di richiedere una certificazione preventiva attestante la qualificazione degli investimenti effettuati o da effettuare, ai fini dell’applicabilità del credito d’imposta R&S.

Questa possibilità, già introdotta all’articolo 23 del Decreto Semplificazioni fiscali (decreto-legge 21 giugno 2022, n. 73) consente alle aziende che hanno effettuato o effettueranno degli investimenti, di richiedere una certificazione che attesti la qualificazione degli stessi ai fini della loro classificazione nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e innovazione estetica ammissibili al beneficio.

L’emendamento approvato questa settimana estende la possibilità di richiedere la certificazione Preventiva delle spese sia a chi ha agito in vigenza del nuovo regime (in vigore dal 2020) a chi ha agito in vigenza del vecchio regime (quello in vigore dal 2014).

La certificazione potrà essere richiesta solo a condizione che le violazioni relative all’utilizzo dei crediti d’imposta, nei medesimi periodi, non siano state già constatate con il processo verbale di constatazione.

Riguardo alle modalità di richiesta della Certificazione, siamo i attesa del Dpcm di attuazione contenente le linee guida che dovranno essere emesse entro il 31 dicembre 2023.

 

Quanto vale una scelta giusta?

L’Agenzia delle Entrate aveva iniziato a diramare lettere di avviso ai contribuenti in modo massivo,  segnalando alcune possibili “anomalie” nell’utilizzo in compensazione dei crediti R&S e ribadendo la possibilità del riversamento spontaneo.

Si è invece riscontrato che sono sempre più numerose le sentenze che stanno dando ragione alle aziende che si sono opposte a procedure di accertamento, dimostrando di fatto la scarsa convenienza derivata dall’adesione alla sanatoria.

Una delle cause evidenti di questo fenomeno risiede nel perimetro poco definito della norma, progressivamente ristretto e ridisegnato da circolari e altre disposizioni intervenute successivamente alla fruizione dei crediti.

Le imprese che si trovano in situazione di incertezza, hanno tutto l’interesse a valutare se sia opportuno aderire al riversamento spontaneo oppure se sia più conveniente ricorrere contro un’eventuale procedura di accertamento. Il supporto di professionisti in questo ambito diventa determinante per compiere una scelta consapevole.

Innovation Machine può fornirvi un circostanziato Parere pro Veritate grazie al quale avere tutti gli elementi per comprendere se aderire al Riversamento spontaneo o se intraprendere le opportune azioni di tutela dopo all’eventuale accertamento.

  • Nel caso la Vostra azienda decidesse di aderire al riversamento spontaneo del credito, noi possiamo offrire aiuto per comprendere quale parte del beneficio ottenuto restituire e utilizzare in modo corretto la procedura di adesione al riversamento totale o parziale del credito non spettante.
  • Nel caso la Vostra azienda decidesse di non aderire, possiamo offrire aiuto per individuare quali siano le azioni utili da intraprendere e i tempi delle stesse e coadiuvarla nella loro attuazione.

Contattateci compilando il form sottostante o via mail allegando l’apposito  modulo compilato. Questo ci permetterà di avere chiara la Vostra posizione prima di fissare un colloquio conoscitivo che non avrà per Voi alcun costo.

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