In considerazione della riduzione delle aliquote previste dalle norme originarie, le aziende italiane erano in attesa di conoscere il contenuto della legge di bilancio 2023, confidando nei correttivi che hanno caratterizzato i più recenti decreti di fine anno.
Sembra però che, nonostante le aspettative, la bozza della legge di Bilancio focalizzi maggiormente sul contenimento dei rincari energetici, trascurando quasi totalmente gli incentivi alla digitalizzazione.
Questo orientamento potrebbe avvalorare l’ipotesi dell’imminente uscita di un provvedimento ad hoc volto alla ristrutturazione del piano pluriennale Transizione 4.0
Industria 4.0 nel 2023
- aliquote ridotte, in alcuni casi anche dimezzate,
- mancato rifinanziamento della nuova Sabatini sui beni ordinari (non 4.0) materiali e immateriali,
- mancato rinnovo del credito di imposta Formazione 4.0.
Nonostante la Legge di Bilancio 2023 non preveda esplicitamente misure di contrasto a questa contrazione fisiologica del beneficio, il Governo sta lavorando su altri canali per mantenere nel 2023 le stesse aliquote agevolative del 2022.
Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy (il Mimit, ex Mise), ha confermato di aver avviato un’interlocuzione con la Commissione europea per chiedere di utilizzare le risorse del PNRR non spese per il periodo che si conclude 2021-2022.
I riscontri sembrano essere positivi e il nuovo Governo sta già lavorando a un piano di revisione degli incentivi a sostegno delle imprese volto a rivedere il Piano Transizione 4.0 e a rendere operative le nuove politiche di rilancio industriale in ambito europeo.
Agricoltura 4.0 nel 2023
La Legge di Bilancio 2023 introdurrà invece un fondo per l’innovazione in Agricoltura che prevede lo stanziamento di 75 milioni di Euro per ogni anno nel periodo 2023-2025.
I settori coinvolti saranno quello dell’agricoltura, pesca e acquacoltura.
Verranno finanziati i progetti di innovazione finalizzati alla diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell’impresa, all’utilizzo di macchine, soluzioni robotiche, sensoristica, piattaforme e infrastrutture 4.0, al risparmio dell’acqua e alla riduzione dell’impiego di sostanze chimiche, nonché l’utilizzo di sottoprodotti.
Contratti di sviluppo nel 2023
All’interno della legge di Bilancio 2023 è previsto anche il rifinanziamento dei contratti di sviluppo che costituiscono la principale misura nazionale di sostegno alla realizzazione di grandi investimenti e per l’attuazione delle politiche industriali nazionali.
Questi coinvolgono 3 diversi ambiti:
- programmi di sviluppo industriale, ivi compresi i programmi riguardanti l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, finalizzati alla produzione di beni e/o servizi. Lo stanziamento prevede 160 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2027 e 240 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2028 al 2037
- programmi di sviluppo per la tutela ambientale, finalizzati alla salvaguardia dell’ambiente;
- programmi di sviluppo di attività turistiche, finalizzati allo sviluppo dell’offerta turistica attraverso il potenziamento e il miglioramento della qualità dell’offerta ricettiva.
Lo stanziamento prevede :
- 160 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2027 e 240 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2028 al 2037 per i programmi di sviluppo industriale e per i programmi di sviluppo per la tutela ambientale;
- 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2027 e 60 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2028 al 2037 per i programmi di sviluppo di attività turistiche.
Strategie nel 2023
Come si devono muovere le aziende in attesa della definizione delle politiche nazionali in tema digitalizzazione?
Il nostro suggerimento è di evitare l’immobilità, lavorando alla definizione di un percorso di sviluppo per creare il corretto ambiente per la fruizione dei benefici.
Affidarsi a dei consulenti specializzati in 4.0 significa avere a disposizione tutta l’esperienza necessaria a muoversi nelle modalità e nei tempi più opportuni, per ottenere il massimo risultato dalle azioni di investimento.
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