Il D. L. 50/2022, cosiddetto Decreto Aiuti, prevede alcune misure urgenti in tema di politiche energetiche, produttività delle imprese, politiche sociali e crisi ucraina. Tra le iniziative del governo per rilanciare la produttività delle aziende nazionali vi è l’aumento del credito d’imposta dal 20% al 50% sull’acquisizione 2022 di beni immateriali 4.0.
MODIFICHE 2022 AI BONUS 4.0
Il Piano Transizione 4.0 ha subìto numerosi aggiustamenti nei primi mesi dell’anno, sia da parte del Legislatore che da parte del Governo, in una direzione che va prevalentemente a favorire e ampliare le possibilità dei potenziali agevolati.
Già la Legge di Bilancio 2022 (legge 234/21) aveva prorogando il beneficio previsto per gli investimenti in beni materiali ed immateriali “4.0”. Per approfondimenti vi invitiamo a visionare quanto da noi comunicato nella news del 27/01/2022 Transizione 4.0 e Legge 234/24 (Legge di Bilancio).
In seguito il DL 4/2022 aveva rimodulato quanto previsto per gli investimenti di beni strumentali di cui all’allegato A della legge n. 232/2016, innalzando a 50 milioni il limite agevolabile sui beni materiali con obiettivi di transizione ecologica acquisiti nel triennio 2023-2025.
Ancor prima il DL 228/2021 (meglio conosciuto come DL milleproroghe) aveva previsto una proroga dei termini per perfezionare gli investimenti prenotati entro il 31.12.2021, posticipando il termine del 30.06.2022 al 31.12.2022.
DECRETO AIUTI E L’AUMENTO DEL CREDITO D’IMPOSTA
Il decreto Aiuti, nei suoi art. 21 e 22, va ora ad intervenire sull’aumento delle aliquote dei beni immateriali che, come premesso, passeranno dal 20% al 50% sull’acquisizione di beni immateriali 4.0 effettuati nel 2022. Stesso vale per i beni acquisiti nel primo semestre 2023 a condizione che entro il 31 dicembre 2022 il venditore abbia accettato il relativo ordine e siano stati pagati acconti per almeno il 20% del costo di acquisizione.
Nella tabella sottostante evidenziamo la variazione:
Data acquisizione investimenti | Tipologia di bene | Tetto di spesa complessivo | Aliquota credito d’imposta |
dal 01/01/2022 · al 31/12/2022 · al 30/06/2023 se con prenotazione (versamento di almeno il 20% del valore entro il 31/12/2022) | Beni immateriali 4.0 (rif. Allegato B compresi i beni in modalità di cloud computing) | fino a 1 milione di euro | 20% 50% |
DECRETO AIUTI E FORMAZIONE 4.0
Oltre al suddetto intervento di modifica in aumento del credito di imposta, il Decreto Aiuti prevede ulteriori misure con un impatto sul 4.0
Tra queste il potenziamento del credito di imposta su Formazione 4.0 per le imprese che ricorrano a formazione qualificata e certificata. Le aliquote passano dal 50 al 70% per le PMI, dal 40% al 50% per le medie imprese.
L’unica misura di depotenziamento riguarda invece il credito di imposta di imprese che ricorrano a formazione non qualificata e certificata su progetti formativi avviati in data successiva al 18/05/222. Le aliquote in questo caso si abbassano dal 50 al 40% per le PMI, dal 40% al 35% per le medie imprese.
Un esempio
Si prenda una PMI
Fatto 100 il costo di formazione
- 30 è il costo al netto del credito di imposta per la formazione qualificata e certificata
- 60 è il costo al netto del credito di imposta per la formazione non qualificata e certificata.
Si evidenzia quindi che ricorrere a formazione non qualificata e certificata ha un costo doppio rispetto ad una formazione qualificata e certificata (ai fini del bonus).
Servizi 4.0 in tema di Formazione
Servizi 4.0 si occupa di fornire consulenza strategica su Change Management, Servitization e altri temi legati a 4.0, seguendo le imprese nella stesura e nell’ottenimento di finanziamenti su formazione qualificata e certificata.
Tra i nostri servizi forniamo la consulenza per lo sviluppo di progetti di digitalizzazione e innovazione oltre che una serie di attività funzionali all’ottenimento delle agevolazioni previste dal piano Transizione 4.0 e dai vari bandi regionali, nazionali ed europei.
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